La Cittadinanza Riflessiva che si è svolta a Piazzola ha visto i cittadini partecipanti pescare dal profondo ciò che c’è tra le cose più buie: angosce, paure, mancanze, impossibilità di fuggire e fare, perdita di persone e di luoghi, perdersi… e, attraverso l’ascolto e il dialogo, trovare accoglimento dando schiarite, intimità inattesa, leggerezza, senso di gruppalità e bisogno di generatività, promuovendo dialogo tra le generazioni, fertilizzando spazi (interni ed esterni) che diano l’opportunità di far nascere pensieri nuovi.
La CR -come espresso dalle parole di un cittadino- ha così offerto uno spazio per i sogni piuttosto che per i desideri.
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“La democrazia può progredire in modo sano e forte solo all’interno di un’atmosfera di riconciliazione e di dialogo. Chi assolutizza la sua opinione e non porge ascolto agli altri non è un cittadino.”
Byung-chul Han, Contro la società dell’angoscia Speranza e rivoluzione